Un uomo algerino è stato fermato a Bari con l’accusa di aver partecipato alla strage del Bataclan.
BARI – Un uomo algerino è stato fermato a Bari con l’accusa di aver partecipato alla strage del Bataclan. Secondo quanto scoperto dalle indagini della Polizia di Stato, il 36enne avrebbe dato supporto agli autori degli attentanti garantendo la disponibilità di documenti contraffatti.
Il blitz degli inquirenti è scattato nelle prime ore di lunedì 8 marzo. Gli accertamenti continueranno nei prossimi giorni per accertare meglio ulteriori contatti con altri gruppi terroristici.
L’arresto
La misura dell’arresto è scattata nelle prime ore dell’8 marzo. Il 36enne algerino era finito in carcere negli anni scorsi nell’ambito di un altro procedimento, una pena in scadenza il prossimo giugno. “L’imminente scarcerazione dell’indiziato – si legge nel decreto, riportato da La Repubblica – impone l’adozione del presente provvedimento pre-cautelare, sussistendo concreti elementi che portano a ritenere che lo stesso, non appena liberato, si darà alla fuga, facendo perdere le proprie tracce“.
Il 36enne, inoltre, ha avuto contatti anche con l’attentatore di Charlie Hebdo. “Il fermato – si legge ancora nel provvedimento – è in grado di fornire un sopporto logistico, luoghi di appoggio, mettendo a disposizione merce di provenienza delittuosa e di falsari al servizio delle organizzazioni terroristiche“.
Il precedente arresto
Il precedente arresto era scattato nel luglio 2015. Il 36enne era stato trovato a bordo di un treno Parigi-Milano in possesso di carte di identità false rilasciate dalla rete belga Catalogue.
Sarebbe stato lui, secondo le indagini, a fornire i documenti falsi a tutti i terroristi del Bataclan. Ma in passato ha avuto contatti anche con altri rappresentanti dell’Isis come l’autore della strage di Charlie Hebdo oppure un uomo che nel gennaio 2015 ha sequestrato alcuni clienti in un supermercato di Parigi. Inchiesta che ha portato al fermo dell’uomo, già in carcere per dei reati precedenti.